CARTESIO
(Quattro passi nella filosofia)
SPESSO ERA MALATO.
QUANDO LA MAMMA DEL BIMBO MORÌ, ANDÒ A VIVERE CON LA NONNA E LA BAMBINAIA.
A SETTE ANNI SI AMMALÒ GRAVEMENTE E I DOTTORI PENSARONO CHE SAREBBE MORTO,INVECE RENÈ RIUSCÌ A GUARIRE.
LA NONNA CHIAMÒ UN PRECETTORE PER INSEGNARE AL BAMBINO, RENÈ AVEVA UN GRAN TALENTO PER LA MATEMATICA E LA GEOMETRIA.
BEN PRESTO IL MAESTRO NON SAPEVA PIÙ COSA INSEGNARE AL PICCOLO, ANZI A VOLTE ERA PROPRIO IL BAMBINO AD INSEGNARE A LUI.
IL PRECETTORE CONSIGLIÒ COSÌ ALLA NONNA D'ISCRIVERLO AL COLLEGIO DEI GESUITI. RENÈ CI ANDÒ DI MALAVOGLIA, DIVENTÒ AMICO DI MARIN, AL QUALE UNA SERA CONFIDÒ IL SUO DESIDERIO PIÙ GRANDE: DORMIRE SEMPRE.
IL GENIO INGANNATORE ESAUDÌ IL DESIDERIO.
RENÈ PASSAVA DA UN SOGNO ALL'ALTRO, SENZA SAPERE SE ERA SVEGLIO O SE DORMIVA: IL GENIO AVEVA INGANNATO I SUOI CINQUE SENSI.
IL BAMBINO AD CERTO PUNTO PERSE LA PAZIENZA CON I SUOI SENSI CHE, OFFESI, SE NE ANDARONO VIA UNO ALLA VOLTA.
RENÈ RIMASE AL BUIO E NEL SILENZIO.
SENTÌ UN'ALTRA VOCE DENTRO DI LUI: ERANO I PENSIERI NELLA SUA TESTA.
LA VOCE GLI DISSE CHE IL GENIO POTEVA INGANNARE I SUOI SENSI, MA NON I SUOI PENSIERI.
LA VOCE GLI DISSE CHE IL GENIO POTEVA INGANNARE I SUOI SENSI, MA NON I SUOI PENSIERI.
"LUI PENSA, DUNQUE ESISTE" E CON QUESTA AFFERMAZIONE, RENÈ SI SVEGLIÒ.
QUEL SOGNO CAMBIÒ LA SUA VITA.
QUALCHE ANNO DOPO, RICORDANDO QUELLO STRANO SOGNO,SCRISSE LA SUA FAMOSA FRASE COGITO ERGO SUM CHE VUOL DIRE "PENSO, DUNQUE ESISTO".
QUALCHE ANNO DOPO, RICORDANDO QUELLO STRANO SOGNO,SCRISSE LA SUA FAMOSA FRASE COGITO ERGO SUM CHE VUOL DIRE "PENSO, DUNQUE ESISTO".
