IL SUO PENSIERO PRESENTA UN CERTO PESSIMISMO A CAUSA PROPRIO DELLA SUA TRISTE ESPERIENZA.
SCHOPENHAUER NON AMAVA AFFATTO LA FILOSOFIA DI HEGEL CIOÈ L'IDEALISMO CHE ALLORA ANDAVA MOLTO DI MODA.
PER SCHOPENHAUER LA REALTÀ SI DIVIDE IN DUE:
1. LA REALTÀ FENOMENICA CIOÈ I FENOMENI, LE COSE CHE APPAIONO E CHE CI CIRCONDANO
QUESTA REALTÀ È FALSA, ILLUSORIA (E SCHOPENHAUER LA CHIAMA RAPPRESENTAZIONE)
2. LA REALTÀ NOUMENICA .
QUESTA PAROLA DIFFICILE INDICA LA VERA REALTÀ CHE SCHOPENHAUER CHIAMA VOLONTÀ
LA VOLONTÀ È UN' ENERGIA MOLTO FORTE, È LA VOLONTÀ DI VIVERE, UN IRRESISTIBILE IMPULSO A FARE QUALCOSA.
UNA VOLTA CHE L'UOMO HA REALIZZATO E SODDISFATTO L'IMPULSO ARRIVA PERÒ LA NOIA E QUINDI IL DOLORE.
LA VITA DELL'UOMO E COME UN PENDOLO CHE OSCILLA TRA NOIA E DOLORE
IL VERO MONDO (NOUMENO) SI NASCONDE QUINDI AGLI OCCHI DELL'UOMO, SI TROVA NASCOSTO DIETRO A UN VELO
CHE SI CHIAMA VELO DI MAYA (IL NOME DERIVA DALLA RELIGIONE INDUISTA)
PER SCHOPENHAUER BISOGNA STRAPPARE QUESTO VELO E CONOSCERE IL MONDO IN PROFONDITÀ . UN MONDO CHE È PERÒ DOLORE .
BISOGNA QUINDI LIBERARSI DAL DOLORE ATTRAVERSO TRE VIE:
1. L'ARTE CHE È CONFORTO MOMENTANEO PER L'UOMO
2. LA MORALE , LA CARITÀ CIOÈ AIUTARE GLI ALTRI, AVERE COMPASSIONE PER LORO
3. L'ASCESI CIOÈ DISTACCARSI DAL MONDO, PRATICARE LE VIRTÙ E PURIFICARSI
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